Infine tra le tante intenzioni, non vorrei dimenticare il mio sogno di pace. Le ingiustizie e poi le guerre hanno il loro inizio nel cuore ‘diviso’; invece io dal mondo ho imparato che in mille volti e dietro a piccoli sguardi ci sono gli occhi e le parole delle mie preghiere, di quelle credo di tutti, e che solo imparando ad ascoltarci attraverso gli sguardi possiamo apprendere la lingua universale, il segreto della pace; e ne possiamo fare un progetto di vita.
Chiara
Fin da piccola osservando le immagini che allora mi arrivavano solo attraverso la televisione seguivo le cronache dei bambini africani o di altri paesi che morivano di fame o di sete e mi ritrovavo a piangere come se fossero stati miei fratelli e come se li avessi sempre conosciuti. Più tardi nel tempo quando ho capito che quella era la motivazione forte che animava la mia persona sono andata in cerca della possibilità di dedicarmi a chi aveva più bisogno e a poco a poco ne è diventato il mio ideale e modello di vita. Vivere condividendo sempre con loro la mia giornata è diventato il mio scopo principale .
Essere volontaria quindi significa per me donare sé stessi con profondità e amore quasi dimenticandosi e pensando principalmente che se noi pensiamo a donare senza limiti tutto torna indietro nella serenità e nella gioia di essersi prestati senza neppure conoscere volti o persone. L’amore infatti non conosce nome né colore, né lingua, ma solo è libero di prendere il volo verso chi ne ha bisogno e lo fa diventare proprio.
Carmen
Una domanda che, inevitabilmente, porta alla riflessione: che significato ha la nostra vita, qual è la nostra “missione”?. A volte niente succede per caso, le persone che incontri non si presentano mai per caso, per questo è importante sapersi aprire agli altri e saper cogliere le “occasioni”, dare un significato alla propria vita, alla propria “missione”, spingendosi oltre il proprio”io”. La mia esperienza in a.mi.b. è nata per caso, è nata perché nella mia vita ho incontrato chiara e massimo, perché hanno condiviso con me e con gli altri volontari le loro storie, le loro esperienze a diretto contatto con i bambini del lontano brasile. Lontano perché i miei occhi non hanno mai incontrato quegli occhioni neri, che hanno già conosciuto la povertà, la miseria, la sofferenza, bisognosi di affetto, di un sorriso, di vedere una mano che li accarezza, due braccia che li avvolgono in un caloroso abbraccio. Ma loro ci sono, e qualcosa per loro possiamo e dobbiamo fare: ecco, quindi, che allestendo un mercatino, confezionando le focacce, riordinando il magazzino, il mio pensiero incontra i loro sogni per un futuro migliore e a loro va il mio augurio più sincero.
Cristina
Essere volontaria amib ha per me un significato davvero speciale perché sento che la mia collaborazione assieme a quella di tutti gli altri volontari può concretamente aiutare persone che dalla vita hanno avuto meno di me. Significa dare un senso particolare a quei minuti o a quelle giornate durante le quali mi dedico a questa associazione perché non vuol dire rinunciare a del tempo libero ma impiegarlo in un percorso di vita personale che ha la capacità di donare emozione e appagamento interiore. Inoltre avendo vissuto una breve esperienza con amib in brasile sento spesso la necessità di raccontare alle persone ciò che ho sentito e visto durante il mio viaggio, e quello che mi sono portata a casa...i momenti di gioia ma anche quelli di tristezza che ho vissuto. Gli occhi di quei bambini non si possono di certo dimenticare.
questo e' il mio breve pensiero.